Oggi si parla di strategie digitali intendendo un percorso orientato al raggiungimento di uno o più obiettivi di business attraverso l’implementazione di tecniche che prevedono l’uso di apposite piattaforme a disposizione delle aziende come ad esempio Google, Facebook, Instagram, LinkedIn ecc…
Tutto ciò è utile per fare comunicazione finalizzata ad uno scopo. Prima di intraprendere una strategia digitale è bene avere chiari gli obiettivi da raggiungere a livello aziendale, per poi capire “chi fa che cosa” gestendo un budget di risorse.
Ci sono delle piattaforme che, con la nuova era, divengono veri e propri strumenti strategici capaci di portare l’azienda al successo, favorendo l’attuazione delle strategie precedentemente decise o ancora da stabilire. I social network, il sito web, l’e-mail marketing, sono solo alcuni esempi di come sia possibile attuare strategie digitali mediante diversi elementi.
Partiamo da un presupposto reale e assodato: il successo non lo si raggiunge perseguendo un’unica via, ma è necessario combinare diversi aspetti e strumenti in modo da sfruttare al meglio le positive sinergie che si instaurano. Non a caso si parla di politiche o strategie di marketing mix.
Lo stesso vale per le piattaforme e una non esclude l’altra. Una Social Strategy da sola non basta, ma deve essere sostenuta da altre strategie parallele e complementari che concorrono sempre al raggiungimento di obiettivi attinenti l’attività. Spesso serve raggiungere un obiettivo per poi arrivare più facilmente ad un altro. Le piattaforme digitali si inquadrano proprio in questo scenario. Vediamo quali sono le più utilizzate, che vantaggi possono dare e che ruolo strategico rivestono.
Il sito web aziendale
Avere il sito web e non sfruttarlo a proprio favore è, purtroppo, una brutta abitudine di molte aziende italiane (e non solo). E’ come avere una bella automobile ma tenerla sempre in garage. Quale utilità avrebbe? Nessuna, senza dubbio.
Il sito web deve essere visto come una risorsa e non come un mero costo, risultando elemento chiave di una strategia di Digital Marketing e di Content Marketing.
Esso rappresenta una vetrina sul mondo che richiede promozione affinché gli utenti la trovino. Per essere efficace, il sito web deve essere completato con testi in chiave SEO con l’intento di posizionarlo in graduatorie privilegiate delle pagine dei motori di ricerca. Inoltre, la struttura deve essere di gradevole impatto estetico, ma soprattutto offrire una navigazione fluida anche da smartphone e tablet. Per questo è fondamentale che il sito web di un’azienda oggi sia di tipo responsive, ovvero consultabile facilmente adeguandosi ai dispositivi digitali. Il sito è un biglietto da visita, ma è anche il modo con cui si stabilisce il primo contatto con un cliente potenziale, al fine di creare un rapporto di fiducia azienda-cliente che è poi fondamentale per sviluppare la compravendita. Ecco perché il sito internet è una piattaforma digitale di fondamentale importanza per attuare strategie digitali. Il sito è il classico elemento in cui molti utenti convergono in seguito al cosiddetto marketing dell’attenzione, in cui è prevalente l’attrazione passiva, utile per far crescere l’interesse del cliente e sviluppare il branding.
Canali Social
L’attivazione di canali social porta all’attuazione di quella che viene definita Social Marketing Strategy. Altro non è che l’implementazione di una strategia digitale basata sui diversi profili social di un marchio o di un’impresa. Sempre in ottica marketing mix, un canale non esclude l’altro: Facebook non esclude Twitter ed entrambi non escludono Instagram o Linkedin o YouTube.
Seppure con prerogative differenti è bene capire come queste piattaforme digitali possano condurre al raggiungimento di determinati obiettivi, in tempi rapidi. Inoltre, si rivelano fonti preziose di interazione con i consumatori, clienti e utenti, meccanismo utile per cogliere quante più informazioni possibili e sfruttarle poi a proprio vantaggio.
I canali social identificano uno strumento strategico determinante per le moderne strategie digitali, poichè, grazie a queste, è possibile disporre di dati utili per elaborare successivamente nuove strategie commerciali finalizzate alla vendita. Se Facebook favorisce uno scambio di commenti con i consumatori e sviluppa il dibattito, Twitter è utile per informare e incuriosire, oppure per scambiare “cortesie” e tenere le pubbliche relazioni a livello aziendale. Allo stesso modo Instagram aiuta ad incrementare l’immagine del brand, mentre Linkedin offre una finestra diretta al B2B. Anche Google offre una opportunità attraverso la sua piattaforma Google my Business, un metodo che consente ad un’azienda di farsi trovare sul web. Queste piattaforme possono essere gestite in maniera indipendente ma sinergica, andando a sviluppare nuove strategie e contatti. Esse rappresentano delle soluzioni strategiche digitali efficaci e capaci di portare l’azienda a nuovi livelli di business, sempre in crescita, migliorando le conversioni dell’utenza. Anche YouTube mette in mostra dei contenuti audio e video che contribuiscono ad incrementare l’immagine aziendale (Branding Image), risultando una piattaforma più diretta e senza “il filtro” della tastiera che è invece tipico dei social.
Le piattaforme di advertising online
Se i social contribuiscono in maniera determinante a incrementare l’engagement attraverso le sponsorizzazioni in quelle che è il cosiddetto advertising online, è possibile migliorare il posizionamento del sito web all’interno della pagine SERP dei motori di ricerca, oltre che promuovere in maniera diretta e forzata un prodotto, un logo, un servizio. Le due piattaforme principali sono Facebook Ads e Google Ads.
Facebook Ads: è uno strumento di business che viene proposto da Facebook e che consente di servirsi di soluzioni pubblicitarie di vario tipo e di differente entità, in base agli obiettivi. Il vantaggio principale è che è uno strumento adatto anche ai meno esperti, i quali possono creare vere campagne di marketing mirato in breve tempo e con un investimento minimo, partendo da pochi euro. In questo modo è possibile targettizzare il pubblico per avere maggiore penetrazione della pubblicità, compatibilmente con l’obiettivo fissato inizialmente.
Google Ads: prima si chiamava Google AdWords, mentre, ora, la nuova nomenclatura porta a Google Ads. Lo scopo è aiutare le imprese a farsi trovare su internet proprio nel momento in cui un utente sta ricercando un determinato prodotto o servizio, compatibile con l’attività e con il mercato dell’inserzionista. La valenza strategica di questa piattaforma digitale è di grande impatto, in quanto riesce a migliorare principalmente e in modo incisivo, il tasso di conversione, stimolando il lettore al click e incentivandolo almeno alla consultazione del sito web. In questo modo si raggiunge un obiettivo (ottenere il click del lettore) per poi semplificare il raggiungimento di un altro (traffico verso il sito web). Ecco un esempio di come una sinergia positiva possa instaurarsi tra piattaforme differenti attuando strategie digitali tra loro complementari.
Il direct e-mail marketing
Dalle più moderne statistiche risulta che quasi il 50% dei soggetti predilige la ricezione di e-mail in luogo di messaggi sms, telefonate, questionari postali. Ciò significa che il DEM, ossia il Direct Email Marketing risulta, ancora una volta, uno strumento strategico fondamentale per l’implementazione di strategie digitali. In tale tecnica rientrano le attività finalizzate, nel loro insieme, a promuovere in maniera diretta un prodotto o un servizio attraverso una composizione ragionata di una mail e il successivo invio. Lo scopo basilare di tale metodologia è smuovere l’utente e incentivarlo all’azione, cioè ad un click su un link o su un banner che rimanda, di solito, al sito web del mittente o di un suo partner.
Ci sono anche Direct Email Marketing che prevedono un contenuto di carattere più informativo, il cui scopo è di arricchire il bagaglio culturale del destinatario suscitando in lui un pizzico di curiosità e di riflessione, lasciandogli poi il compito di approfondire l’argomento. In questo caso la finalità interessa maggiormente un aspetto commerciale di vendita o di promozione di un bene o servizio. Due sono gli aspetti chiave per sfruttare al meglio lo strumento e-mail:
- la lista contatti ai quali inviare il messaggio
- il contenuto stesso della mail
La lista potrebbe essere propria o di terzi, in base al consenso (obbligatorio) ottenuto dai vari destinatari e in base al tipo di attività della stessa azienda. Vale la pena concentrarsi, però, sul content e sull’oggetto della mail: tutto deve essere ottimizzato con un testo facilmente leggibile, accattivante, completo nelle sue informazioni e in grado di essere compreso dal destinatario.
Content marketing e piano editoriale
Nell’epoca moderna il segreto per attuare una strategia efficace di Digital Marketing consiste nel curare i testi con particolare attenzione. A tal proposito si parla di Content Marketing. Questo è l’aspetto determinante per il successo. Se i contenuti sono validi, di qualità, scritti in ottica SEO, esclusivi e in grado di comunicare qualcosa al lettore, ecco che siamo già a oltre metà dell’opera.
Il piano editoriale altro non è che un documento redatto in forma scritta che prevede l’elencazione dei contenuti che verranno successivamente pubblicati sulle varie piattaforme digitali: social, blog, sito web. Si tratta di una calendarizzazione che illustra le date di pubblicazione, la cui finalità è quella di facilitare l’organizzazione dei contenuti. Anche il piano editoriale deve rientrare all’interno di una strategia di marketing complessiva in grado di supportare l’implementazione di altre strategie complementari e “collaterali”. Piano editoriale e Content Marketing vanno obbligatoriamente di pari passo, o meglio sono tra loro elementi correlati e collegati.
Se il Content Marketing prevede la redazione di contenuti, il piano editoriale presuppone la pianificazione della loro pubblicazione. Inoltre, il piano editoriale prevede la determinazione del target di utenti (lettori), l’esplicitazione degli obiettivi, la programmazione degli argomenti trattati nei testi. Attraverso la pianificazione editoriale è possibile stabilire il numero di pubblicazioni settimanali e avere una visione più ad ampio raggio degli strumenti digitali strategici utilizzati.
Sia ben chiaro che un piano editoriale deve considerare anche la pubblicazione di “semplici” post, i quali, a livello di content, devono essere pensati e scritti sempre con un chiaro orientamento al lettore, senza perdere di vista l’obiettivo fissato dalla strategia di Digital Marketing e di Content Marketing.