Nell’epoca delle grandi innovazioni digitali e della crescente sensibilità ambientale, non è possibile immaginare un futuro senza una reinterpretazione del nostro modo di vivere.
La sostenibilità sta diventando un prerequisito fondamentale per poter portare avanti questa metamorfosi, che interessa tanto i cittadini quanto le imprese.
In un mercato sempre più saturo, infatti, per essere competitivi è necessario ripensare la cultura aziendale in ottica sostenibile e con un occhio di riguardo verso le necessità dei propri pubblici di riferimento.
Condivisione e dinamicità nella Green Economy
Il coworking è una realtà che risponde sempre meglio alle esigenze di quelle nuove professioni nate negli ultimi anni grazie allo sviluppo del Web.
Freelance, blogger, influencer, startupper: sono solo alcune delle professioni che sono alla ricerca di uno spazio condiviso e dinamico in cui lavorare.La crisi economica e la precarietà che caratterizza questo tipo di occupazioni non permette, almeno agli inizi, di fare importanti investimenti ed avere uffici propri.
Il coworking si inserisce perfettamente all’interno di quella economia della condivisione che si sta diffondendo negli ultimi anni: AirBnb, Uber e Netflix sono solo alcuni esempi.Ad essa è strettamente collegata anche la “Green economy”, fondata su strategie di risparmio energetico, con il minimo impatto sull’ambiente.
Condividere sembra essere diventata la soluzione che meglio risponde ad una vita dinamica e flessibile, volta al risparmio, tanto economico quanto ambientale.
Vantaggi dei coworking come spazi green
Tra i vantaggi dei coworking, la riduzione dei costi è sicuramente il punto di forza di queste realtà. Ma non solo.
I coworking si sono impegnati, sin da subito, nella proposizione di spazi green ed ecosostenibili. La sostenibilità ambientale, quanto quella sociale, è ciò su cui si fonda questo nuovo modo di reinterpretare gli spazi dedicati al lavoro.
La possibilità di disporre di un ambiente in comune riduce l’impatto ambientale e incentiva forme di condivisione, quali lo scambio, il riciclo e il baratto; per di più incentiva quotidianamente l’interazione sociale e riduce lo spreco.
Per poter definire un coworking green esso deve essere in grado di autoprodurre l’energia necessaria per soddisfare i bisogni richiesti dai servizi offerti.
L’ecosostenibilità si declina anche nella scelta di dare nuova valorizzazione ad ambienti ormai in disuso: ristrutturare e ripristinare un’area abbandonata permette di allontanare degrado e malavita, non pesando sull’impatto ambientale ed evitando di costruire nuovi edifici in aree green della città.
Metamorfosi ecosostenibile: buoni esempi internazionali
Prendendo come esempi realtà quali il CoCoon di Hong kong (ambiente che possiede pavimenti in bambù, vernici atossiche e LED a basso consumo), il GreenSpace di Denver (costruito con materiali ecosostenibili), o il TreeXOffice, a Londra, Hoxton Square, costruito intorno a un albero, anche in Italia gli spazi di coworking dovrebbero impegnarsi nella sperimentazione in senso green. Ma in che modo?
Adottando fonti energetiche rinnovabili, ad esempio, o arricchendo gli spazi di lavoro con piante, utilizzando per l’arredamento materiali non inquinanti e possibilmente riciclati.
Guardando all’aspetto più pratico, investire sulla sostenibilità e comunicarlo efficacemente ha delle conseguenze positive per un coworking: i problemi ambientali sono fortemente sentiti dalle nuove generazioni, impegnate nella salvaguardia del pianeta e del proprio futuro.Tale clientela è anche quella che maggiormente usufruisce di tali servizi e preferirebbe di gran lunga una soluzione green ad un’altra.
Anche Creasystem ha operato una scelta green per i suoi progetti, adottando degli impianti di cogenerazione a metano. Essi producono energia elettrica per far funzionare il sistema di riscaldamento/refrigeramento.CreaSystem dà inoltre la possibilità di ricevere dati relativi ai consumi dei propri ambienti, che risultano inferiori rispetto a quelli di strutture senza impianti green.
Per concludere, i coworking rappresenterebbero bene in questo senso sia una riduzione dei costi per gli utenti, che una riduzione degli sprechi per l’ambiente.
Senza dimenticare che rispettare l’ambiente significa lavorare per il futuro!